Recensione di Alessandra di Girolamo (2019)
dal Blog Letterario "Il mondo incantato dei libri" di Alessandra Di Girolamo - Scritto il 16 Dicembre
2019
Domenica 15 Dicembre ore 17:30,
ci troviamo a Piazza Europa, precisamente all’interno del Teatro Sant’Eugenio
di Palermo per assistere alla divertente e coinvolgente commedia “I 4 BRIGANTI”
de “ LA COMPAGNIA IN VALIGIA”.
Resoconto Evento Culturale a Palermo
Teatro Sant’Eugenio
Il teatro può ospitare 400
persone e sorge proprio alle spalle della Chiesa di Sant’Eugenio Papa. Questa
sera le poltrone libere sono davvero poche, segno decisamente positivo, che sta
a sottolineare il trionfo della bellezza teatrale, del contatto diretto con gli
artisti e della magia che solo in teatro si può respirare.
Commedia scritta da Paolo
Cappelloni con la regia di Dario Scarpati. Doveroso citare subito la cantante
Antonella Vaglica che è riuscita ad incantare una platea gremita. Le musiche
originali dei Vorianova hanno contribuito a donare quell’atmosfera suggestiva e
fascinosa a questa opera teatrale.
Le luci si spengono e il silenzio
viene interrotto da un “ tamburello” quello tipico siciliano che, tra le mani
di una bellissima donna, segna il via della commedia.
Il sipario si apre e ci troviamo
in una parrocchia alla periferia di Palermo. Il parroco è romano ma, per “punizione”
è stato trasferito nel capoluogo siciliano. La commedia è ambientata nel 1898,
periodo in cui la “ FAME” era la protagonista assoluta della vita dei
cittadini.
Tra una risata e l’altra, tra una
battuta e l’altra, tra una scena e l’altra, lo spettatore ride e riflette sulle
condizioni drammatiche che caratterizzavano la società del tempo. Essendo palermitana
non ho avuto alcuna difficoltà a comprendere il dialetto dei nostri attori,
termini a me molto familiari che rappresentano le tradizioni, le radici, i
costumi, la cultura di un paese.
I 4 BRIGANTI entrano nella vita
del nostro parroco e, grazie alla determinazione, alla pazienza e alla speranza
di quest’ultimo, riescono a scindere le cose giuste da quelle sbagliate.
Infatti il messaggio che trasuda da questa commedia è proprio quello
dell’amore; se fai del bene, se aiuti il prossimo, se ti penti delle tue
azioni, se doni, se condividi… allora tutto può assumere una forma diversa, la
forma giusta! In questa commedia si parla di diritti, di doveri, di prese di
posizione. Così tra un tradimento e l’altro, tra una riflessione e un
pentimento, viene messa in risalto la figura della donna: una donna che vuole
la parità, una donna che chiede gli stessi diritti dell’uomo, una donna che
vuole parlare ed essere ascoltata, una donna che pretende rispetto.
Momento commovente quando, a
sipario chiuso, iniziano a vibrare le note dei Vorianova: “A TIA CA NUN CI
CRIDI”. Testo molto significativo, si chiede aiuto al Signore affinché possa
far qualcosa per queste panzi vacanti (pance vuote per la fame) Semu figli du
stissu putittu scueti e cuntenti cu n’anticchia di pani schittu (siamo tutti
figli della stessa fame non tranquilli e contenti per un po’di pane non
accompagnato da companatico).
Ci sono scene dove si ingoia una
pillola per domare un po’ la fame, dove si gironzola tutto il giorno per non
pensare alla fame, dove si beve dell’acqua per saziarsi dalla fame. Parola
chiave: povertà! Altra parola chiave: dignità!
Faccio i complimenti a tutti gli
attori per le emozioni intense che sono riusciti a trasmettere: Dario Scarpati,
Laura Gestivo, Ambra Compagno, Valeria Giannone, Alberto Buccolini, Francesco
Russo, Lucio Cucinotta, Francesco Grisafi, Antonella Vaglica e Francesca
Vaglica
Alle 19:30 l’unica musica che si
sente al Teatro Sant’Eugenio è quella degli Applausi!
Gli attori dopo la
commozione, le dovute presentazioni, scendono dal palco e salutano tutti gli
intervenuti.